Giugno 2022: Intervista a Mara Casini
Auser Montelupo: incontro con Mara,
94 anni e con i suoi ricordi
di Annalisa Nozzoli Presidente Auser Montelupo
Ciao Mara, Benvenuta! Mara Casini o Mara di “Falamino”, 94 anni appena compiuti, che fai?
Ti avevo cercata per il 25 aprile per parlare della liberazione dall’ultima guerra.
“Annalisa, io questi giorni, nel risentire parlare di guerra, la televisione la spengo, ricordo troppe cose”. Si è seduta e lì, Mara, come un fiume, un racconto.
“Durante la guerra, abitavo sul Castello, eravamo 5 figli, 2 fratelli e 3 sorelle, io ero l’ultima - racconta la donna - La mamma non c’era, era deceduta, io ero una ragazzina triste, ogni giorno bombardavano, prima più lontano e poi si avvicinavano. Noi andavamo a rifugiarci verso Malmantile, le molte volte per procurarci cibo scendevamo da Piandaccoli e andavamo in Turbone.
In centro a Montelupo c’erano tante macerie, via Baccio sul lato destro aveva subito tanti bombardamenti e in fondo alla via, fino alla chiesa c’erano stati morti. Il dolore era tanto ma lo spirito di sopravvivenza ci faceva chiudere gli occhi su quel macello, delle volte alcune donne fra cui io, i tedeschi ci avevano preso per andare a sbucciare le patate, non sembravano cattivi, chissà!
”Mara ripercorre quei giorni. “Quando se ne andarono verso Signa, continuavano a bombardare - ricorda - da noi ed erano arrivati gli indiani, poi gli scozzesi (neozelandesi), poi gli americani. Un giorno una bomba scoppiò vicino a dove eravamo sfollati.
Una scheggia mi prese in una gamba, un soldato alleato mi prese in braccio e mi portò al loro campo a San Casciano, mi curarono ma c’era paura dell’infezione. O rimanevo in quel campo con tutti quei soldati oppure andavo in ospedale.
Mi portarono alle Scotte a Siena e sono rimasta lì 4 mesi. Sono rimasta invalida. Certamente l’invalidità è stata riconosciuta, ma mi ha condizionato molto e non solo questo, ma quella paura, quei rumori sordi, le urla, la paura negli occhi degli altri, la povertà, il ricominciare.
Quando vedo alla televisione le guerre nel mondo, e in questi 77 anni ne ho viste tante, ancora oggi quei corpi, le cose distrutte...” E poi con un sussulto, ci ha guardato tutti e si è rivolta a me.
“Ma Annalisa, o come mai non c’è un altro modo per intendersi e un si è capito proprio nulla.
Io sono vecchia, ma quando mi affaccio alla finestra e vedo qui, in Piazza dell’Unione Europea tanti ragazzi giocare, O perché o che hanno fatto quelle creature?”
Lei ci ha detto che aveva problemi agli occhi ma chissà forse hanno pianto troppo tanto tempo fa.
Ciao Mara, vorremmo stare con te ancora ad ascoltarti. La prossima volta ci ritroveremo e ci racconterai dei soprannomi usati a Montelupo